Per fare il pane bastano acqua, farina e lievito. Sì, giusto, anche il sale, nonostante nell’antichità questo fosse più un conservante che un insaporitore. Col passare dei secoli e il mutare delle abitudini alimentari della popolazione, il pane si è andato via via trasformando, includendo fra gli ingredienti base altri tipi di farina (avena, mais, segale), latte e derivati, oppure elementi come frutta secca e semi. Questi panificati rientrano nella categoria del “Pane speciale”, ossia quello realizzato con altri ingredienti oltre ai tre previsti per la realizzazione del pane comune. Ma andiamo per ordine e cerchiamo di osservare da vicino ogni tipologia.
Di girasole, lino, canapa, zucca o chia, i semi vengono solitamente aggiunti all’impasto per arricchirlo di nutrienti. Sono infatti ricchi di grassi mono e polinsaturi (gli stessi contenuti nell’olio d’oliva), utili a ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue e nella prevenzione contro i disturbi cardiovascolari.
Di solito disponibile in formato mini o mignon, questo tipo di pane è particolarmente morbido, con una crosta liscia e sottile. Il latte prende il posto dell’acqua per dare sofficità al prodotto finale. Il gusto delicato del latte può essere inoltre esaltato da ingredienti come burro e zucchero, i quali andranno però a incidere sulle caratteristiche nutrizionali del pane.
A differenziarlo dal pane al latte saranno la croccantezza della crosta e la mollica, sempre morbida ma molto alveolata. L’olio extravergine d’oliva viene aggiunto dopo una prima fase di lievitazione, in modo da non aggiungere altro lievito e non compromettere la crescita dell’impasto. Come detto per quelli ai semi e al latte, anche il valore energetico del pane all’olio sarà più elevato: un panino all’olio di circa 50 grammi apporta circa 150 kcal (derivanti principalmente da carboidrati e grassi), mentre un panino comune dello stesso peso ne apporta circa 130.
Quella usata per questo pane è frutta disidratata o secca, perfetta per amalgamarsi al resto degli ingredienti e rimanere intrappolata negli alveoli della mollica. I due tipi di frutta possono essere usati insieme per realizzare un pane dal sapore originale e dalla consistenza peculiare. Noci e fichi secchi sono gli ingredienti principali di un pane tipico del periodo natalizio, spesso proposto come antipasto. Ricco di proteine e grassi insaturi, ciò non toglie che questo pane possa essere consumato anche a colazione o a merenda.
Olive verdi e nere diventano protagoniste di un pane morbido e saporito. Disponibile come filone o pagnotta, questo è fra i panificati speciali più conosciuti. La sua origine è prettamente mediterranea, visto il clima di cui necessita l’ulivo per crescere e fruttificare; ma la sua produzione è ormai diffusa in tutto il mondo, dando modo a chiunque di assaggiare un prodotto caratteristico, dal sapore autentico e rustico.