La minestra deve il suo nome al verbo “amministrare”, dato che veniva sempre servita e dosata dal capofamiglia al resto dei membri. Viene preparata cuocendo in brodo (vegetale o di carne), vari tipi di verdure e può essere arricchita da pasta, riso o orzo.
La zuppa, invece, non contiene alcun cereale e viene solitamente accompagnata da pezzi di pane abbrustolito o crostini, i quali assorbono parte dei liquidi e la rendono più densa rispetto alla minestra. Tra l’italiano zuppa e l’inglese soup o il tedesco souppe: non noti una certa somiglianza? Questo perché tutti derivano dal termine gotico suppa, che identificava la fetta di pane messa verticalmente nella scodella prima di versare il brodo, e utilizzata al posto del cucchiaio.
Le verdure utilizzate per preparare sia zuppe che minestre sono generalmente di stagione e variano in base alle coltivazioni locali delle varie regioni. In Calabria e in Sicilia vengono spesso preparate delle zuppe a base di legumi, come lenticchie o fave, mentre in Toscana sono tipiche la zuppa di cavolo nero e la storica Ribollita, un piatto di cui puoi leggere di più in questo articolo.
Denso e servito spesso con pasta, riso o altri cereali, è il compromesso perfetto per chi non sa scegliere fra minestra o zuppa. Non solo: se lo si frulla, è il modo migliore per far mangiare le verdure cotte anche ai più piccoli!