Vantaggi e svantaggi dell’aria condizionata

Vantaggi e svantaggi dell’aria condizionata

Storia

Brooklyn, 1902: nella tipografia Sackett & Wilhelms si lavora alacremente, ma il caldo estivo rende difficile la gestione della carta. Sarà l’ingegnere americano Willis Carrier a proporre la soluzione: il primo condizionatore d’aria.

In meno di dieci anni tutte le industrie americane la cui produzione soffriva di fluttuazioni termiche si convertirono all’aria condizionata. “La produttività è al massimo e i lavoratori cercano di farsi assumere negli impianti dotati di aria condizionata” dichiarava già nel 1931 la Carrier Corporation.

Oggi la diamo per scontata, ma l’aria condizionata ha un impatto enorme sulle attività umane e sullo sviluppo urbanistico: sarebbe stato possibile aprire cinema, casinò e grattacieli in metropoli come Las Vegas, Miami, Singapore e Dubai?

Come funziona

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si conserva: questo vale anche per l’energia termica. Quando sudiamo l’acqua del nostro corpo accaldato si espone sulla superficie della pelle, pronta a evaporare. Nel momento in cui si trasforma in vapore acqueo porta con sé un po’ di calore, lasciandoci più freschi. Un condizionatore, allo stesso modo, utilizza un fluido che passa da liquido a gassoso sottraendo calore all’ambiente e torna liquido cedendolo da un’altra parte. In pratica il condizionatore “sottrae” il calore dall’ambiente interno per rilasciarlo all’esterno, utilizzando un fluido come vettore.

Ma è vero che può causare problemi di salute? E qual è il suo impatto ambientale?

I vantaggi

Ad oggi nessuna ricerca scientifica ha mai dimostrato che il freddo provochi direttamente raffreddori, mal di gola, tosse o addirittura l’influenza. Per ammalarsi è necessaria la presenza di virus e alcuni tipi di batteri, che sono veicolati più facilmente da un ventilatore rispetto a un condizionatore.

Il climatizzatore si rivela provvidenziale anche per bambini e anziani, più sensibili al caldo e all’umidità per la scarsa capacità di termoregolazione. In una casa di riposo in Florida sono bastati quattro giorni di guasto all’impianto per provocare malori a 21 pazienti, di cui 5 sono deceduti.

Alcuni ricercatori della National University of Singapore hanno dimostrato che, per i lavori da ufficio che richiedono pensiero creativo e abilità numeriche, la temperatura ideale è di 20°. Già a 24° la produttività scenderebbe del 15%, con un aumento degli errori fino al 25%.

Svantaggi

Un gruppo di ricerca dell’Università Ca’ Foscari Venezia e del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici ha calcolato che, in media, l’uso del condizionatore porta a spendere fino al 42% in più per l’energia elettrica: un impatto piuttosto consistente sul portafogli, ma anche sull’ambiente.

Virus, batteri, polveri e muffe possono accumularsi nei filtri del condizionatore, venendo così propagati in tutto l’ambiente e causando le patologie sopra menzionate. È importante perciò una manutenzione accurata dei dispositivi, almeno una volta l’anno.

Oltre a raffrescare, i condizionatori sono progettati per deumidificare gli ambienti. Questo comporta però la disidratazione delle mucose degli occhi, che vengono chiusi con minor frequenza da chi lavora davanti a uno schermo.

Ultima nota negativa da evidenziare: i condizionatori sono stati i maggiori responsabili del famoso “buco dell’ozono”. I gas refrigeranti (CFC, HCFC) utilizzati nei primi modelli hanno provocato l’assottigliamento dell’ozonosfera, perché reagivano con gli atomi di ossigeno. Altri gas, come il HFC, sono gas serra e quindi contribuiscono al riscaldamento globale.

Se devi scegliere un apparecchio nuovo, punta sulla classe A+ o, ancora meglio, A++ e A+++: tra una classe e l’altra i consumi possono variare fino al 30%. Per quanto riguarda il gas refrigerante, ricorda che l’R32 inquina di un terzo in meno rispetto al R410A.

Chi ne usufruisce

Il progetto ERC Energya, portato avanti dal gruppo di studi sopra citato (Cà Foscari e Centro Euro-Mediterraneo) ha rilevato delle interessanti differenziazioni nell’utilizzo di aria condizionata.

Sul piano geografico la Cina è in testa, con 41 milioni di condizionatori nelle case private, seguita da 16 milioni Sembra che la presenza di minori in casa induca ad adottare di più i condizionatori, ma famiglie con maggior consapevolezza sulle tematiche ambientali tendono ad utilizzarli molto meno.