L’architettura sostenibile punta a ridurre l’inquinamento legato alla costruzione di edifici e al loro utilizzo futuro. A questo scopo è fondamentale trovare materiali che si possano produrre con un ridotto impatto ambientale e in grado di essere riciclati o riutilizzati.
L’idea di un cemento sostenibile arriva dall’Istituto Politecnico Nazionale messicano, dove è stato a messo a punto un materiale che sembra riuscire a ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera e dovrebbe andare a sostituire il cemento Portland (il più usato).
Per la produzione di calcestruzzo, la maggior parte delle emissioni nocive è legata alla combustione di carbone e altri materiali, processo che avviene ad altissime temperature. Il cemento sostenibile punta invece a una combustione a temperature molto più basse (750°C contro circa 1450°C) e a una conseguente riduzione delle emissioni.
Creare un cemento sostenibile è però un processo abbastanza articolato. Per prima cosa servirà utilizzare delle energie pulite per alimentare i forni in cui viene preparato il cemento, sfruttando i combustibili non fossili e persino i rifiuti urbani non più riciclabili, permettendone lo smaltimento. In questi anni, inoltre, si stanno sviluppando dei sistemi per la cattura dell’anidride carbonica prodotta dagli impianti che producono cemento: si tratta di macchine in grado di risucchiare dall’atmosfera la CO2, che potrà poi essere utilizzata per la produzione di carburante o prodotti chimici industriali.
Oltre ai diversi esempi già impiegati nei paesi dell’Europa settentrionale, un cemento più sostenibile del tradizionale è stato usato anche in Italia, a Bergamo. Il suo processo produttivo non si può definire a basso impatto, ma alcuni agenti fotocatalitici gli permettono di reagire con i raggi UV e ridurre gli inquinanti atmosferici, fornendo un’aria più respirabile intorno agli edifici nei quali è stato impiegato.
Rendere il cemento sostenibile è quindi possibile, ma solo grazie a importanti investimenti. Ecco perché diverse imprese del settore domandano incentivi specifici per poter impiegare materie prime riciclate e produrre un calcestruzzo a ridotto impatto ambientale.