Stili di birra for dummies

Come ordinare con disinvoltura una birra con aria da intenditore. Ci ringrazierai.

Stili di birra for dummies

Sedersi al bar e chiedere “una birra bionda” è un po’ come sedersi in pizzeria e chiedere “una pizza con il pomodoro”. Se non sai cosa ordinare, non puoi sapere cosa ti arriverà. Se poi ti trovi al tavolo con amici che sfogliano il listino arricciando il naso con aria da connoisseur e non vuoi fare brutta figura, questo articolo ti sarà ancor più utile.

Trattandosi di un riassunto, non andremo a descrivere minuziosamente ogni singolo stile e la sua storia, ma elencheremo alcuni dei più popolari, raggruppandoli per categorie. Una piccola guida per ordinare (o acquistare) sapendo cosa troverai nel bicchiere.

Birre a fermentazione spontanea

Sono quelle che fermentano grazie all’insieme di lieviti e batteri naturalmente presenti nell’ambiente e nei cereali, come accade con la pasta madre. Hanno generalmente un sapore dalle tonalità acide, dovute proprio alla presenza di acido lattico prodotto dai batteri.

Lambic

È la principale birra a fermentazione spontanea. Tra le sue varianti, le più famose sono:

  • Geuze, prodotta mescolando Lambic di un anno con Lambic di due o tre anni
  • Kriek,caratterizzata dall’aggiunta di ciliegie

Birre a fermentazione mista

Sono birre invecchiate in cui si succedono più fermentazioni a carico di microrganismi diversi. Il grado alcolico è piuttosto basso, il gusto bilanciato tra acidità e dolcezza.

Red Flemish

Il colore ricorda quello del vino; il sapore è acidulo, mitigato da un accenno zuccherino.

Oud Bruin

Invecchiata a lungo, si presenta di colore scuro per via del malto caramellato, che le conferisce il profumo tostato. È poco carbonata e meno acida rispetto alla Red Flemish.

Birre a fermentazione controllata

Questo è il gruppo che comprende la maggioranza degli stili: in ciascuna di queste birre viene utilizzato un ceppo di lieviti appositamente selezionato per dare al prodotto determinati aromi e caratteristiche. Tra questi distinguiamo due principali famiglie, caratterizzate dalla temperatura a cui fermentano i lieviti scelti.

Lager: Birre a bassa fermentazione

Particolarmente legate alla tradizione tedesca.

  • Pilsener: originarie della Repubblica Ceca, hanno avuto subito successo in Germania. Si tratta di birre chiare, a base di malto d’orzo, abbastanza frizzanti e luppolate.
  • Helles: nascono a Monaco di Baviera, anche queste sono chiare, a base di malto d’orzo. Il sapore è più dolce e meno luppolato.
  • Bock: hanno un colore scuro, dato dal malto caramellato. Sono particolarmente forti e maltate, con aroma tostato. Se sei a dieta, sappi che sono tra più caloriche.

Ale: Birre ad alta fermentazione

La famiglia delle Ale è molto eterogenea. Tra quelle più legate alla tradizione anglosassone troviamo:

  • Bitter Ale,dal colore ambrato e il gusto amarognolo, costituiscono lo stile base inglese.
  • IPA e APA somigliano alle Bitter Ale, ma sono più amare e luppolate. Le IPA ono nate per essere inviate alle colonie inglesi e si abbondava con il luppolo per prolungarne la conservazione. Le APA sono la variante USA.
  • Porter e Stout sono caratterizzate da una lunga tostatura del malto. Si presentano di colore scuro e il sapore amaro, con note di cacao e caffè.

Passando invece a quelle più legate alla tradizione belga, menzioniamo:

  • Blache o Wit, a seconda che siano prodotte nel Belgio francese o fiammingo. Contengono frumento non maltato, perciò sono leggere e rinfrescanti. In Germania si produce la Weisse, che però utilizza il frumento maltato ed è quindi più dolce.
  • Dubbel, scure e maltate, di gradazione medio-alta.
  • Quadrupel, simili alle dubbel ma dagli aromi più complessi, che ricordano il caramello, il cioccolato o la liquirizia. Sono di gradazione più alta.
  • Tripel, più frizzanti e tipicamente chiare, sono caratterizzate da un gusto meno dolce che lascia una leggera secchezza finale, caratteristica rara nelle birre.