Sciroppo d’acero: cos’è?

Sciroppo d’acero: cos’è?

Molti di noi lo hanno conosciuto per la prima volta grazie ai film americani, presentato come inseparabile compagno dei pancake, ma i primi a produrlo e utilizzarlo furono i nativi del Nordamerica: stiamo parlando dello sciroppo d’acero, un dolcificante che si sta via via facendo strada anche in Italia. 

Come si fa

Per produrlo bisogna innanzitutto raccogliere la linfa di aceri che abbiano tra i 30 e i 100 anni durante la primavera, quando la pianta ha convertito l’amido in zucchero e lo trasporta verso i diversi distretti della pianta. Un albero medio produce fino a 12 litri di linfa, che viene poi fatta bollire a lungo, facendo evaporare l’acqua e addensare il composto. 

Sostituto dello zucchero

Lo sciroppo d’acero può essere usato per sostituire lo zucchero in alcune ricette, ma bisogna sempre tener conto del suo sapore, più deciso e riconoscibile: ottimo quindi per i dolci che possono beneficiare di questa caratteristica, meno per quelli più delicati. I composti volatili dello sciroppo d’acero, infatti, gli conferiscono ben 13 diverse famiglie di sapori: vaniglia, bruciato, latteo, fruttato, floreale, speziato, deteriorato, acero, confetto, cereali, erbaceo e ligneo. 

Valori nutrizionali

Costituito principalmente da saccarosio e acqua, apporta circa 260 kcal per 100g e una discreta quantità di minerali come manganese, zinco, calcio e ferro. È meno calorico dello zucchero, che apporta in media 370 kcal per 100g, ma attenzione a non esagerare: si tratta di due dolcificanti da utilizzare con moderazione. 

Non solo pancake

Lo sciroppo d’acero può essere utilizzato anche per accompagnare la carne, in particolare gli arrosti: prova a mescolarlo con la senape o usalo direttamente per glassare il taglio!