Lo mangiano in tutto il mondo ma è soprattutto in Italia che il pane occupa un posto speciale a tavola. Dal sud al nord, ogni regione dello stivale vanta le proprie varietà, frutto della tradizione popolare e della valorizzazione delle materie prime locali. Scopri in questo articolo quali sono i tipi di pane più diffusi sul nostro territorio!
Partiamo dal sud con un pane nato in territorio palermitano, probabilmente nell’Ottocento. La mafalda (o muffoletta) è una pagnotta realizzata con farina di grano duro e ricoperta di “cimino”, ovvero semi di sesamo. Viene farcita con panelle o fegato (meusa) per diventare uno degli street food più in voga per le strade del capoluogo di regione siciliano!
Risalendo lo stivale, in Campania troviamo il cosiddetto pane cafone, caratterizzato da una mollica soffice e una crosta croccante. Preparato con lievito madre, è il classico pane contadino dal gusto genuino e difficilmente imitabile.
La puccia è un panino a lunga lievitazione, molto soffice e perfetto per essere farcito con pomodorini, capperi, olive e acciughe. Ne esistono diverse varianti (tra le principali ci sono l’uliata e la liscia), preparate con ingredienti leggermente diversi a seconda della città.
Una serie di sfoglie croccanti e sottili, perfette per uno sfizioso spuntino o per preparare piatti più elaborati come delle gustose lasagne. Il pane Carasau è un pane unico nel suo genere, tipico della Sardegna e dalle origini molto antiche. Scopri qualche curiosità in più in questo articolo.
Conosciuto anche come rosetta, questo pane a forma di stella è tipico della Lombardia, farcito spesso con salumi e formaggi per un pasto veloce ma gustoso.
Arriviamo al nord, al confine con Francia e Svizzera, per gustare un pane a base di farina di segale – ingrediente che gli conferisce il caratteristico colore bruno –, dalla mollica piuttosto compatta e una crosta parecchio sottile.