Qualche curiosità sui pinguini

Qualche curiosità sui pinguini

Cammina su due zampe e nuota in acque profonde ad alta velocità. Di che animale si tratta? Verrebbe da dire “sicuramente non è un uccello”, poiché potrebbe camminare quando non vola, ma l’immersione non è proprio una sua prerogativa.

Esiste però un uccello, il più curioso e simpatico che la Terra abbia mai conosciuto, capace di nuotare, camminare (goffamente), ma non di volare. È il pinguino, protagonista di diversi film, mascotte di celebri squadre sportive e immagine di brand di moda famosi nel mondo, che dà anche il nome a una delle più importanti case editrici britanniche.

Caratteristiche

È vero, guardando documentari, film e curiose immagini di questi fantastici uccelli marini si potrebbe pensare che il pinguino è uno e unico, dorso nero, ventre bianco e un po’ pienotto. In realtà ne conosciamo ben 18 specie, distribuite in varie zone dell’emisfero australe. Dodici di queste vivono al Polo Sud, in Antartide, le altre 6 specie si dividono tra Oceania, Sud America, Africa e isole Galapagos.

Il più grande (e anche più famoso), il pinguino imperatore, può arrivare a pesare intorno ai 40 kg ed è alto poco più di 1 metro, mentre il più piccolo ha dimensioni minuscole: altezza intorno ai 30 cm, peso poco più di un chilo.

Sono animali omeotermi, capaci di raggiungere i 400 metri di profondità in mare, resistendo intorno ai 20 minuti e nuotando a una velocità di circa 40 km/h; per intenderci, sono più veloci delle navi.

Il discorso cambia quando si muovono sulla terraferma: camminano goffamente dondolandosi a velocità ben ridotta.

Si nutrono principalmente di pesci e crostacei. La preda preferita è il krill, piccolissimi crostacei abbondanti nelle fredde acque polari. Quindi è vero che possono vivere solo al freddo?

Solo al freddo?

Falso. Lo Spheniscus demersus ad esempio, meglio conosciuto come pinguino africanovive a temperature comprese tra i 20 e i 40 gradi in alcune isole dell’Africa sud-occidentale.

C’è però da dire che la maggior parte delle specie preferisce un clima freddo, in particolare quello gelido dell’Antartide.E al Polo Nord?

Non mi muovo da casa mia

Alcuni studiosi hanno provato a inizio ‘900 a insediare delle colonie di pinguini al Polo Nord, poiché le condizioni climatiche sono molto simili all’Antartide e poteva essere l’occasione di far crescere la popolazione.

Stranamente però le prove non sono mai andate a buon fine, poiché i pinguini scomparivano e alcuni venivano attaccati dagli indigeni. Si decise allora di interrompere l’esperimento. I motivi dell’incompatibilità rimangono misteriosi.

Un altro interrogativo che ci si pone da tempo è “perché i pinguini, capaci di ricoprire a nuoto lunghe distanze, non sono mai approdati all’altro emisfero?”. La risposta è quasi scontata: la distanza è troppo lunga e perciò sarebbe elevatissimo il dispendio di energie, inoltre bisognerebbe passare dalle acque equatoriali, troppo calde perché la termoregolazione dei pinguini funzioni e garantisca la sopravvivenza degli animali.

La “gravidanza” si fa in due

Si dice che il pinguino sia un animale monogamo. Questa affermazione è parzialmente veraparzialmente pericolosa, perciò è bene chiarire.

Il pinguino imperatore, la specie più diffusa con 600mila esemplari, sceglie il proprio partner durante la stagione riproduttiva e gli rimane fedele per tutto il corso di tale periodo. Tuttavia è molto probabile che nella stagione successiva la coppia non sia la stessa.

Un’altra specie, il pinguino Adelia, è stato studiato nei primi anni del ‘900 da un esploratore britannico, che ne ha rivelato i comportamenti ritenuti al tempo “osceni”, quindi non divulgabili. Naturalmente non si possono applicare i criteri umani sulla condotta degli animali, ma l’atteggiamento violento del pinguino in questione sconcertò non poco.

Chiusa la triste parentesi, è interessante concentrarsi sulla “dolce attesa” dei pinguini imperatore.

La femmina depone un solo uovo durante il gelido inverno del Polo Sud. A questo punto, camminando goffamente e tenendo l’uovo tra le zampe, lo porge al compagno. Questi dovrà covarlo per i successivi due mesi, poiché la partner ha perso troppe energie durante la gravidanza e ha bisogno di nuotare in mare aperto per fare rifornimento di cibo.

Il maschio durante questi due mesi tiene l’uovo costantemente tra le zampe, ricoprendolo con uno strato di pelle (si dice che la temperatura in questa pseudo sacca sia intorno ai 35°). L’unica attività che svolge in attesa del ritorno della femmina è prendersi cura del futuro figlio. Non può neanche nutrirsi, poiché se l’uovo dovesse cadere a terra rischierebbe di congelarsi.

Quando finalmente avviene la schiusa, la madre torna dal piccolo e insieme al padre se ne prende cura per i primi giorni di vita. A questo punto c’è il “cambio della guardia”: la mamma rimane a nutrire e proteggere il pulcino, il maschio va a fare il meritato “pieno” di cibo, dopo il lungo periodo di digiuno.

Ne esisteva uno gigante

Oltre ad essere il più tenero, fedele e romantico pinguino mai conosciuto, l’imperatore era fino al 2004 anche il più grande.

In quell’anno però sulle spiagge di Otago in Nuova Zelanda è stato ritrovato un fossile importantissimo. Gli scienziati hanno scoperto che quelle ossa appartenevano a una specie di pinguino “gigante”: 180 cm per 100 kg. È stato ribattezzato infatti Kumimanu biceae, dalle due parole maori “Kumi”, mostro mitologico e “manu”, uccello.

Il nostro amico imperatore può stare tranquillo, nessuno può togliergli il trono (per il momento): il gigante in questione sembra essere vissuto tra i 56 e i 60 milioni di anni fa.