Perché, se costituiscono solo il 6/7% del nostro peso corporeo, i sali minerali rientrano nella categoria “alimenti essenziali”?Perché tali micronutrienti svolgono una serie di funzioni per il nostro organismo, senza le quali faremmo fatica anche solo a respirare.
Abitano nel nostro corpo sia allo stato liquido, all’interno del sangue e dei liquidi biologici, che allo stato solido, sotto forma di cristalli nelle ossa e nei denti.
Possiamo distinguere tre differenti gruppi di sali minerali in base alle quantità che bisognerebbe assumere quotidianamente: i macroelementi, gli oligoelementi e i microelementi.
Dei primi abbiamo un fabbisogno giornaliero in termini di grammi o decimi di grammo, sono infatti i più presenti all’interno dell’organismo. Si tratta di elementi quali calcio, fosforo, cloro, potassio, magnesio, sodio e zolfo. Per fare un esempio: l’ossigeno occupa il 65% del nostro corpo, il fosforo l’1%, perciò dobbiamo assumerlo in piccole dosi, appunto grammi o decimi di grammo.
Gli oligoelementi più importanti sono invece: ferro, rame, zinco, iodio, selenio, cromo, cobalto e fluoro. Rientrano in tale categoria tutti quei sali minerali di cui il corpo ha un fabbisogno giornaliero sotto i 200 mg.
Possiamo invece assumere i microelementi di sali minerali al di sotto di 100 mg al giorno.
L’uomo non è in grado di sintetizzare i sali minerali autonomamente, perciò è importante assumerli, rispettando le quantità necessarie, nella dieta quotidiana.
Contribuiscono insieme ad altri micronutrienti allo sviluppo di tessuti e organi (soprattutto denti e ossa). Intervengono inoltre in numerose reazioni indispensabili per le funzioni energetiche dell’individuo.
Si distinguono perciò due ruoli: uno strutturale e uno funzionale, tuttavia alcuni sali minerali possono ricoprirli entrambi. Un esempio di elemento “completo” è sicuramente il calcio,componente fondamentale e insostituibile dello scheletro e dei denti. Il suo passaggio tra interno ed esterno delle cellule muscolari e dei neuroni, attraverso specifici “canali” presenti nelle membrane plasmatiche,gioca inoltre un ruolo chiave nella contrazione muscolare e nella trasmissione nervosa. È coinvolto in numerose reazioni biochimiche cellulari, fondamentali per il corretto funzionamento del metabolismo. A livello plasmatico, contribuisce alla modulazione dellacoagulazionedel sangue.
Sodio e cloro sono fondamentali nel processo digestivo, in quanto contribuiscono alla secrezione degli acidi grassi. Insieme al potassio sono responsabili del bilancio idrico a livello renale. Inoltre svolgono un ruolo importante nella regolazione della pressione arteriosa.
Gli oligoelementi permettono invece l’attività di diversi enzimi e garantiscono il benessere di ossa, tessuto connettivo, milza e fegato.Il fluoro, ad esempio, è essenziale per la formazione dello smalto dei denti e aiuta a contrastare le carie, mentre lo iodio è indispensabile per il corretto funzionamento della tiroide.Il ferro è il componente chiave dell’emoglobina, da cui dipendono il trasporto e gli scambi di ossigeno e anidride carbonica tra polmoni e tessuti.
A eccezione diiodio, selenio e zinco, per i quali è stata necessaria la produzione di particolari integratori, tutti i sali minerali sono largamente presenti negli alimenti della nostra dieta.Tuttavia, anche se il nostro organismo ha bisogno di minime quantità di tali micronutrienti, possono verificarsi delle carenze pericolose dal punto di vista sanitario.
L’intensa sudorazione è uno dei principali responsabili di deficit di sali minerali. Anche lo stress può portare ad accelerare l’eliminazione di sali, così come quelle particolari diete che eliminano intere categorie di alimenti da tutti i pasti.
Debolezza muscolare, stanchezza fisica e mentale, difficoltà di concentrazione, sonnolenza e nervosismo sono i sintomi più comuni di deficit lievi-moderati di sali minerali. I più gravi si registrano soprattutto a livello circolatorio, con rischio di anemie severe e disturbi della coagulazione.
I sali minerali sono abbondanti in natura, non solo sotto forma di alimenti, ma anche e soprattutto all’interno di elementi naturali quali rocce e mari.
Il mare più salato al mondo, più precisamente lago salato, il Mar Morto, è decisamente ricco di questi materiali. I sali minerali al suo interno permettono di rimanere a galla con estrema facilità, riducendo la pressione sulle articolazioni. La consistente quantità di magnesio presente offre effetti antiallergici su pelle e vie respiratorie.Il bromo invece garantisce un pieno recupero delle forze, grazie alla sua azione “calmante” sul sistema nervoso.Sembra che per problemi dermatologici, come ad esempio la psoriasi, questo mare sia una cura naturale pressoché miracolosa.
Ciò che rende famoso nel mondo il particolare mare del Vicino Oriente sono i suoi fanghi, considerati benefici.Lo zolfo in grande quantità e gli altri sali minerali in essi contenuti, riescono a rendere la pelle liscia e luminosa.
I sali minerali svolgono quindi un ruolo fondamentale sia all’interno dell’organismo sia all’esterno, fungendo da ottimi prodotti naturali per la cura della cute.
Insomma, che dire: facciamoci un tuffo!