Pane fresco, pane Bio.

Sappiamo riconoscere un buon pane fresco? E cosa significa “pane biologico”? Il pane, una bontà naturale. Saper scegliere il pane da mettere sulle nostre tavole è importante, ma sappiamo cosa contraddistingue il pane quando è “fresco”?

Pane fresco, pane Bio.

Il pane “fresco” è quello appena fatto!

Di solito si mantiene morbido, saporito e profumato per uno o due giorni.

Se non si vuole mangiare subito il pane che si è comprato, la cosa migliore è conservarlo nel congelatore, per poi riscaldarlo in forno qualche minuto prima di mangiarlo; in frigorifero, invece, il pane rischia di assorbire troppa acqua e di sviluppare muffe che lo rendono non più commestibile.

Il buon pane fresco deriva da un processo di produzione molto lungo, che parte dai campi dove si coltivano i cereali. Dal raccolto delle spighe mature dei cereali e dalla separazione dei chicchi dal resto, si passa alla fase della macinazione per ottenere la farina.

Una volta pronta, la farina viene portata ai forni: possono essere piccoli forni artigianali, dove i fornai producono il pane che poi vendono nel loro negozio, o grandi forni industriali, dove il processo di produzione del pane è del tutto automatizzato e compiuto da macchine. Dal forno, il pane passa ai punti vendita, e da lì alle nostre tavole!

E se scelgo un prodotto “biologico”? Cosa significa?

Con “prodotti biologici” si intendono quegli alimenti ottenuti escludendo pesticidi, organismi geneticamente modificati, tutelando la composizione del terreno, la biodiversità.