“Senti che sta per piovere?”
Usiamo proprio questo verbo perché uno dei sensi maggiormente coinvolti in questo processo è l’olfatto. Quando sta per piovere il nostro naso capta un odore difficile da descrivere e che finiamo col chiamare “odor di pioggia”. Ma da cosa nasce questo particolare odore?
I fattori che, combinati, danno origine all’odore della pioggia sono in realtà tre, dovuti a loro volta a ragioni chimiche e fisiche.
Quello che sentiamo subito prima o immediatamente dopo un temporale è proprio l’ozono. Un odore pungente simile a quello del cloro disciolto nell’acqua delle piscine, e di cui si riempie l’aria subito dopo un’abbondante pioggia. A causa dell’elettricità sprigionata dai fulmini che si formano durante un temporale, le molecole di ossigeno nell’aria possono rompersi e portare alla formazione dell’ozono, un gas naturale composto da 3 molecole di ossigeno. Le correnti che si formano tra le nuvole lo portano poi a bassa quota, facendoci percepire tramite l’olfatto l’arrivo di un temporale.
Questo tipico odore di terra risalta quando l’acquazzone si verifica dopo un lungo periodo non piovoso, soprattutto in estate. È causato dalla presenza nel terreno dei batteri appartenenti al genere Streptomyces che producono un composto organico in grado di sprigionare un forte odore all’aumentare dell’umidità nell’aria. Il naso umano è molto sensibile alla geosmina, un odore che spesso copre quello di aria pulita dovuto all’ozono soprattutto in campagna o aree poco urbanizzate. In città, invece, essendoci meno suolo libero a disposizione dei batteri, si percepisce di più l’ozono perché la geosmina prodotta è minima.
Arriviamo al fattore che più caratterizza l’odor di pioggia. Negli anni ‘60 gli scienziati australiani I. J. Bear e R. G. Thomas decisero di indagare sul profumo della pioggia facendo seccare dell’argilla ed estraendo gli oli trovati al suo interno. Identificarono così una sostanza giallastra che aveva un odore simile a quello della pioggia. Fu allora che venne ideata la parola “petricore” per descrivere il profumo fortemente minerale che si diffonde nell’aria prima o durante un temporale. A svelare il motivo per cui il petricore si sparge nell’aria proprio quando piove sono i ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology) con uno studio apparso su Nature Communications. Simulando la caduta della pioggia su 28 superfici diverse e riprendendo l’esperimento ad velocità, hanno scoperto che quando una goccia colpisce un materiale poroso (come può essere il suolo), sulla superficie di contatto si formano microscopiche bolle d’aria, che scoppiano rilasciando nell’atmosfera particelle di aerosol, ossia una soluzione di molecole d’acqua, oli vegetali e sostanze organiche. Il risultato è la percezione olfattiva di quello che comunemente definiamo odor di pioggia.