Non giocare col fuoco

Le ustioni sono un incidente domestico molto frequente, che può vediamo cosa fare e, soprattutto, cosa NON fare.

Non giocare col fuoco

È un attimo, un momento di distrazione tra le mille faccende quotidiane. Troppa fretta nel mettere via un ferro da stiro, un movimento distratto in cucina o un getto troppo caldo dal rubinetto.

La scottatura è uno degli incidenti domestici più frequenti e, in base a quanto tempo ci mettiamo ad avvertire il dolore e quindi a fare il balzo all’indietro, anche una delle più fastidiose. Ne avrete sentite di tutti i colori: “Fidati di me, metti l’olio, il sale, la patata, la banana, la cipolla, le ortiche.” Bene, non fidatevi.

L’ustione

L’ustione è una lesione cutanea che può essere causata dal contatto con una fonte di elevato calore, radiazioni solari, agenti chimici (come acido muriatico) o corrente elettrica.

Può essere di I grado quando coinvolge solo uno strato superficiale della pelle, l’epidermide; di II grado se coinvolge l’epidermide e lo strato immediatamente sottostante, il derma, e di III grado se coinvolge tutti gli strati della cute e in casi ancora più gravi anche alcuni sottocutanei.

Oltre alla profondità, per capire la gravità di una scottatura bisogna tenere in considerazione anche le parti del corpo interessate – viso e parti intime richiedono un’attenzione particolare – e l’estensione: se viene coinvolto più del 20% del corpo, si rientra in quadro clinico denominato malattia da ustione.

Se l’ustione è lieve

Abbiamo fornito un quadro generale, ma nel caso della pentola, della moka o di altri piccoli incidenti di questo tipo che si verificano frequentemente in casa si rientra in una situazione poco grave: profondità ridotta, estensione minima e parti del corpo meno sensibili (spesso le mani).

Bisogna prima di tutto riportare la zona ustionata a una temperatura accettabile, facendo scorrere acqua fredda (circa 10 gradi) per una decina di minuti; è ideale puntare il getto a 10 centimetri dal punto dell’ustione (non a caso si chiama regola del 10-10-10). È poi importante tenere la ferita pulita, coprendola magari con una garza sterile o un fazzoletto pulito.

I rimedi della nonna, come l’applicazione di patate, albume o ghiaccio, non sono efficaci, anzi: rischiano di rallentare il processo di guarigione, aumentando il pericolo di infezione.Potrebbero formarsi delle bolle d’acqua (vesciche) sulla zona interessata: rappresentano la difesa della pelle verso eventuali agenti esterni che causerebbero infezioni e non vanno scoppiate. Poche e semplici indicazioni, nel giro di qualche giorno sarà tutto scomparso, potrebbe al massimo rimanere una piccola cicatrice.

Se l’ustione è grave

Diverso è il discorso per i casi di ustione grave. Può succedere per esempio durante una grigliata, quando si fa l’errore (purtroppo comune) di utilizzare sostanze alcoliche per ravvivare il fuoco. In quei casi i rischi sono alti: i vestiti possono prendere fuoco e la fiamma può arrivare fino al viso. Allontanare immediatamente la persona o la parte colpita dalla fonte di calore per interrompere il processo ustionante è la prima azione da compiere. Dopodiché è importante rimuovere gli indumenti e qualunque genere di accessorio, gioielleria compresa, che si trovi intorno all’area di cute ustionata, ma non tentare di staccare alcun indumento o sua parte attaccato alla lesione. Se l’ustione interessa il viso o gli occhievitare che la persona colpita si sdrai, ma fare in modo che resti seduta. Questo aiuterà a ridurre il gonfiore.

Ah, chiaramente mentre si fa tutto ciò, deve esserci qualcuno che avverta il pronto intervento; se non c’è nessuno, fallo tu!

Il dolore non dà alcuna indicazione sulla gravità dell’ustione, anzi: quelle più gravi causano la distruzione dei recettori nervosi della pelle, perciò non si avvertirà dolore, ma la pelle rimasta assumerà un colore spaventoso, dal pallido, al marrone o nero; al tatto risulterà indurita, ruvida e secca. 

Conseguenze

Semplice, piccole ustioni, piccole conseguenze; grandi ustioni, grandi conseguenze.

Abbiamo già accennato ai tempi di guarigione delle lievi scottature.

Le più gravi invece possono richiedere mesi per guarire completamente. Quasi sicuramente si presenteranno delle cicatrici permanenti e vistose, che andranno tenute sempre al riparo dalle radiazioni solari.

Ritorniamo alle scale: le chiavi le hai trovate, la pentola è sul fuoco e la pasta è cotta: prendere le presine o uno strofinaccio ti costerà solo un paio di secondi. Fattibile, no?