Le eroine del Natale

Le eroine del Natale

Ha fabbricato tutto l’anno giocattoli e oggi inizierà a impacchettare. San Nicola, in tedesco Klaus, nel mondo Santa Claus e in Italia Babbo Natale, è pronto per il viaggio planetario di domani

Ce la farebbe il nostro eroe senza le sue amiche renne? Impossibile. Ma cosa rende questo animale così speciale?

Fisico da renna

Fanno parte della famiglia dei cervidialte in media 120 cm e lunghe intorno ai 200, il loro peso varia dai 60 kg ai 300. I maschi sono più imponenti delle femmine. Entrambi i sessi presentano i palchi (si chiamano così le loro corna ramificate), caratteristica unica nel mondo dei cervidi, nel quale per il resto delle specie sono solo i maschi a possederli. 

Sono animali velocissimi: nelle fughe possono raggiungere 80 km/h. I maschi sopravvivono in media 5 anni, mentre le femmine possono arrivare anche a 15. Sono gli unici mammiferi in grado di vedere la luce ultravioletta. Altri superpoteri? Arrivano. 

Resistere al freddo

Nei mesi più caldi vivono nelle regioni boreali, tra la primavera e l’autunno compiono massicce migrazioni verso sud, percorrendo fino a 5000 km di distanza. Possono spostarsi anche di 60 km in un giorno. 

Il loro naso riesce a trasformare l’aria gelida in aria calda. Le zampe in inverno registrano una temperatura di circa 30 gradi inferiore al resto del copro, grazie a una particolarità dell’apparato circolatorio: le vene e le arterie sono disposte in modo da scambiarsi vicendevolmente calore, per non disperdere quello accumulato.

Anche il pelo è ottimizzato per il freddo, infatti riesce a trattenere efficacemente il calore.

Altra peculiarità si trova negli zoccoli: sono duri quando si muovono sul ghiaccio e sulla neve per evitare di sprofondare, su terreni morbidi (senza neve), invece, fuoriescono dei cuscinetti spugnosi che rendono più agevoli gli spostamenti

Con tutte queste qualità saranno i più grandi predatori del Polo Nord. Falso. Sono dei ruminanti erbivori e in pochissimi casi si possono nutrire di uova d’uccello e di lemming, piccoli roditori.

Oltre a non essere aggressivi sono molto socievolivivono e si spostano in mandrie che arrivano fino a 15000 esemplari

Ma perché, se riescono a sopravvivere al freddo, compiono le lunghe migrazioni? Per mangiare, chiaramente, anche se hanno un’ulteriore qualità: l’olfatto sviluppatissimo. Riescono a scovare fonti di cibo nascoste sotto la neve fino a 60 cm. 

Perché proprio la renna per Babbo Natale? 

Si è detto che sono velocissime e possono percorrere diversi chilometri, sarà questo il motivo per cui Babbo Natale ha scelto loro per la sua magica slitta?

Possibile, ma bisognerebbe chiederlo a Clement Moore. Fu il poeta americano nella poesia “A visit from St. Nicholas” del 1823 a presentare al mondo l’anziano pancione che, con l’aiuto delle renne, portava i regali a tutti i bambini del mondo. 

La scelta delle renne dipenderebbe dal fatto che questa specie abbonda al Polo Nord, in particolare in Lapponia dove Babbo Natale vive insieme agli elfi. 

Inoltre, tornando per un attimo sul pianeta Terra, le slitte trainate dalle renne sono il più diffuso mezzo di trasporto nei Paesi artici

Illuminaci, Rudolph!

Nel 1939 alle 8 fedelissime renne del Natale si è aggiunta Rudolph“inventata” da un altro scrittore americano: Robert May. Babbo Natale era preoccupato perché prima di partire il cielo era ricoperto di nebbia. Fu in quel momento che vide Rudolph, la renna dal naso rosso. Proprio grazie alla caratteristica del suo naso avrebbe potuto guidare la slitta, illuminando il percorso

Curiosità 

Sia maschi che femmine di renna possiedono le corna, ma le “cambiano” ogni anno: cadono in un certo periodo e ricrescono velocemente per i restanti 12 mesi (i maschi hanno palchi molto più grandi delle femmine).

Alcuni studiosi hanno fatto un’osservazione molto interessante: i palchi dei maschi cadono in inverno, mentre quelle delle femmine in primavera, ma tutte le immagini della slitta mostrano renne con le corna. Inoltre in autunno, durante la stagione degli amori, i maschi smettono di mangiare e impiegano tutte le proprie energie nella ricerca della partner. Come fanno, a dicembre, ad avere abbastanza energia per trainare una slitta carica per tutta la notte?

Forse abbiamo attribuito quei 9 nomi maschili un po’ troppo in fretta! 

Eroine non solo a Natale 

Gli scienziati dell’università di Umeå, Svezia, hanno portato avanti una ricerca a dir poco interessante e importante. Analizzando le zone della tundra artica nelle quali le renne brucavano l’erba, e confrontandola con le zone in cui invece tale attività era nulla o ridotta, hanno fatto una scoperta sensazionalemangiando, le renne combattono il riscaldamento globale!

Si è scoperto che nelle aree in cui le renne brucano intensamente la vegetazione si abbassa in quantità e altezza. Sembrerebbe un effetto negativo, in realtà però in questo modo l’albedo (la capacità di riflettere le radiazioni solari dalla Terra allo Spazio) aumentafacendo aumentare di conseguenza il calore che il nostro pianeta respinge! Grazie di tutto, amiche renne.