“Chi può mai aver voglia di una birra con questo freddo?”
Dipende, se si è esperti e amanti della birra si dovrebbe sapere che: “la birra si beve ghiacciata” è uno dei tanti luoghi comuni da sfatare. Perché?
Le sostanze volatili della birra, quelle che trasmettono odori e aromi della bevanda stimolando il nostro gusto e l’olfatto, al di sotto di certe temperature non vengono sprigionate ma rimangono all’interno del liquido. A basse temperature inoltre viene dispersa meno CO2, quindi si garantisce l’adorata frizzantezza.
Quindi conviene servire o comunque bere una birra ghiacciata?
Se la birra non ha un profilo aromatico interessante, sì: il freddo è un ottimo modo per mascherare la bassa qualità della bevanda eliminando la “parte olfattiva” (non si percepiscono odori). Anche un alto contenuto di gas aiuta a creare una sensazione di freschezza sul palato, nascondendone il sapore.
Mark Garrison, un critico gastronomico ed esperto di birra, ha fornitoottimi consigli a produttori e rivenditori.“Non c’è praticamente nessuna birra, tra quelle che valga la pena bere, che dovrebbe essere servita sotto i 4,4 gradi”, ha dichiarato l’esperto in una rivista.
In linea di massima si consiglia di servire la birra a temperatura comprese tra i 6 e i 18 gradi, in base alla maggiore o minore struttura organolettica.
Se una birra è “povera” da questo punto di vista si dovrà servire a basse temperature (basse, ma mai tendenti allo zero o addirittura in bicchieri ghiacciati). Se invece è ricca di aromi e profumi la temperatura può arrivare anche a 16-18°, poiché le sostanze volatili verrebbero liberate e restituirebbero tutte le caratteristiche organolettiche tipiche di quella birra.
Ricapitolando, cosa succederebbe se si dovesse servire una birra “povera” ad alte temperature e una “ricca” a basse? Che la povera sprigionerebbe quelle poche caratteristiche in tempi brevi e quindi si perderebbe tutto il gusto prima di arrivare in fondo al bicchiere. Al contrario, servendone una “ricca” a basse temperature, non si godrebbe di tutti gli aromi e retrogusti derivanti dalla bevanda.
Secondo Garrison, a titolo di esempio, la resa migliore di una Double IPA o di una Bitter inglese si ottiene servendo la birra a 13°.
Una Lager dorata di bassa gradazione alcolica, secondo altri esperti, andrebbe servita tra i 6 e gli 8 gradi. Uno stile da servire ad alte temperature, tra i 16 e i 18°, è ad esempio la Barleywine, molto simile al vino per sapori e gradazione alcolica.
Per concludere rispondendo alla domanda iniziale: quando fuori fa particolarmente freddo e ci si gode il caldo di casa, non bisogna rinunciare a una bella birra solo perché ci hanno fatto credere che si può bere solo ghiacciata. Anzi, ci si può impegnare ancora di più a scegliere la più ricca di aromi, senza metterla in frigo, e gustandola vicino alla stufa, magari anche davanti a un bel film.