Abitiamo una terra ricca di bellezze, posti suggestivi e piccoli gioielli architettonici di cui spesso trascuriamo il valore o ignoriamo l’esistenza. Indipendentemente dalla loro ubicazione o dimensione, l’UNESCO è l’organizzazione che si è sempre impegnata per proteggere questi luoghi, riconoscendoli parte integrante del patrimonio culturale internazionale. Eppure non tutti sanno che in questo patrimonio rientrano anche i cosiddetti beni immateriali. Cibi, usanze, riti e tradizioni che, al pari di qualunque altro cimelio artistico, vengono salvaguardati, apprezzati e promossi dall’UNESCO. Conosci i beni immateriali (commestibili e non) custoditi in Italia? Scopritelo in questo articolo
È il 16 Novembre 2010 quando la Dieta Mediterranea entra a far parte del Patrimonio Culturale Immateriale. Rinomato modello alimentare, la Dieta Mediterranea viene oggi promossa come vero e proprio stile di vita: un insieme di usanze, simboli e tradizioni che caratterizza l’Italia e tanti altri paesi che si affacciano sul Mare Nostrum. Secondo l’UNESCO la Dieta Mediterranea è molto più di un semplice elenco di alimenti: è un complesso di valori e riti riguardanti il cibo in tutti i suoi aspetti e fasi, dalla coltivazione al modo di condividerlo. È un insieme di comportamenti che i popoli del Mediterraneo assumono nei confronti degli alimenti, nel rispetto della propria identità, simbologia e stagionalità. Per come viene vissuta e promossa, dunque, la Dieta Mediterranea è capace di incuriosire anche le popolazioni geograficamente più distanti, di affascinarle e convincerle a salvaguardarla.
Realizzare uno strumento musicale funzionante, assemblare tutti e 70 i pezzi che lo compongono in 250 ore, è un’arte a tutti gli effetti. Il saper fare liutario – forma di artigianato tipica del cremonese – consiste nel costruire e restaurare strumenti ad arco come violini, viole, violoncelli e contrabbassi. Dal 2012 è un bene immateriale protetto dall’Unesco, le cui radici affondano però nel 500, quando intere famiglie si dedicavano al lavoro di bottega e indirizzavano i membri più giovani a un percorso di apprendistato meticoloso e impegnativo. Ad oggi sono due gli organi che a livello nazionale tutelano questa antica e prestigiosa forma d’arte: il Consorzio Liutai Stradivari e l’Associazione Italiana Liutaria. Due realtà che, rappresentando più di 100 artigiani, testimoniano il legame profondo fra gli artigiani, la musica e la storia del proprio paese.
“Non è solo un modo di cacciare, ma l’arte che sancisce la più pura alleanza fra uomo e animale”. Félix Rodríguez De La Fuente descrive così la falconeria, un’arte fondata sul legame dell’uomo con la fauna e col territorio in cui esercita questa pratica millenaria, riconosciuta e preservata dal 2016. I falconieri si tramandano tecniche e competenze di generazione in generazione, approfittando di eventi e manifestazioni per promuovere la diversità che – nonostante i metodi simili – li caratterizza. Nel mondo esistono ancora associazioni e club a sostegno di quella che è comunemente definita una pratica venatoria, ma che in realtà è un’antica e nobile arte basata sulla piena fiducia fra il falconiere e il proprio rapace.
O più precisamente chi sa farla. I pizzaiuoli napoletani si aggiudicano il titolo di templari del piatto-simbolo della penisola solo nel 2017, sebbene quella della pizza sia una storia ben più antica. La prima pizza di pasta lievitata e condita con salsa di pomodoro la troviamo a Napoli a fine 700, tempo in cui questo piatto veniva consumato e apprezzato sia dai poveri, sia dai nobili. Oggi la pizza è un piatto amato da tutti anche oltre i confini italiani, ma prepararla alla maniera napoletana è un’arte che accademie (come quella dei pizzaiuoli di Napoli) e famiglie insegnano, tramandano e proteggono. Un’arte attraverso cui l’Italia esprime e veicola la propria unicità nel mondo.
Viviamo in una terra colma di bellezze, molte da ammirare con gli occhi ma tante da gustare col palato e da apprezzare attraverso i sensi. Una terra che ospita un patrimonio di beni, storico-culturali tutti da vivere. Tanti beni che, pur immateriali, vanno protetti e custoditi nel proprio cuore.