Edifici amici dell’ambiente: la bioedilizia

Edifici amici dell’ambiente: la bioedilizia

Un saggio investimento per tutti gli esseri viventi della Terra: questo è quello che la bioedilizia è e continuerà ad essere.

Ognuno di noi è, in piccola o in larga parte, responsabile della prevenzione e della conservazione del nostro pianeta. Lo sanno bene gli amministratori delle grandi case automobilistiche, delle aziende che gestiscono l’energia. Da qualche anno hanno dimostrato tale consapevolezza anche i professionisti del settore edile. Cosa stanno facendo per aiutare l’ambiente?

La bioedilizia

Un tuffo nel passato: un tempo si costruivano case di paglia, di legno, di argilla, di ciò che si trovava a km0 e che avesse la resistenza adatta a fungere da abitazione.Più avanti si è passati ai mattoni e nel frattempo le tecniche di costruzione continuavano a svilupparsi. Con la rivoluzione industriale tutto ha preso una nuova forma: siamo diventati sempre più nemici dell’ambiente.

La bioedilizia è un modo per fare pace con il nostro pianeta, semplicemente perché si torna al passato in termini di materiali, ma si va verso il futuro in termini di sostenibilità.

L’EPA (Agenzia per la protezione ambientale statunitense) definisce la bioedilizia come “la pratica di creare strutture con processi che sono ecologicamente responsabili ed efficienti per tutto il ciclo di vita dell’edificio: scelta del sito, progettazione, costruzione, gestione, manutenzione, ristrutturazione e decostruzione”.

Scegliere dove costruire è importante perché vuol dire tenere conto di tutto ciò che abita quel terreno: piante, animali, corsi d’acqua ecc.La seconda scelta riguarda i materiali di costruzione, che vedremo a breve. Una corretta gestione va a braccetto con una semplice ed economica manutenzione: scegliere sistemi di areazione, riscaldamento, illuminazione a basso consumo e impatto ambientale non solo fa risparmiare, ma garantisce maggiore sicurezza e quindi minore manutenzione.

La demolizione di un edificio costruito tramite tali scelte consapevoli perde la sua natura: i materiali distrutti andranno a strutturare interamente una nuova abitazione o un nuovo ufficio.

Quali materiali

Il legno è il leader dei materiali sostenibili della bioedilizia. È un ottimoisolante termico e non richiede un grande dispendio di energia nella sua fase di produzione, è rinnovabile e riciclabile. Ne risulta un materiale ecologico al 100%, requisito fondamentale per la bioedilizia. Il legno può essere utilizzato per gran parte dell’edificio, dalla struttura al tetto, ma anche per le finestre e i serramenti, rendendole ulteriormente isolanti.

Per i mobili si possono scegliere materiali come il bambù o il cartone. Per i tessuti si possono prediligere quelli 100% naturali, come illinoo ilcotone grezzo. La produzione di questi elementi di arredo è volta a ridurre l’uso di sostanze artificiali e pericolose per la nostra salute, per vivere in armonia con la natura. Un materiale ecosostenibile che potrebbe essere utilizzato in modo sicuro e che ha un elevato potere isolante è certamente la lana che ha, tra le molte qualità, soprattutto la capacità di assorbire le sostanze inquinanti dell’aria e può essere facilmente riciclabile. Anche la paglia può essere aggiunta per la realizzazione di pannelli isolanti, così come la cellulosa. Tra i materiali più ecosostenibili vi sono i biomattoni, composti da canapa e calce e che consentono di isolare l’ambiente dai rumori, dalle basse e alte temperature. Per quanto riguarda i sistemi di climatizzazione esistono delle perfette alternative ai classici termosifoni che bruciano gasolio e metano, tipo le caldaie a condensazione, che sfruttano il vapore acqueo presente nei fumi e riducono le emissioni di ossido di carbonio.

Per massimizzare il riscaldamento naturale bisogna orientare gli edifici verso sud, per catturare quanta più luce possibile. Con l’utilizzo di materiali naturali isolanti (legno, sughero, lana, cellulosa) c’è sempre meno bisogno di utilizzare energia per riscaldamento e raffrescamento: gli edifici in bioedilizia sfruttano comunque fonti di energia rinnovabile, perciò si può dire addio agli sprechi e all’impatto ambientale.

Un esempio virtuoso e particolarmente innovativo è il progetto WASP.

Quale risparmio

La bioedilizia è quello che gli inglesi chiamano una situazione win-win: ci sono dei vantaggi per l’ambiente, ma anche dei vantaggi economici per chi sceglie di costruire in maniera sostenibile. Si calcola che il risparmio energetico di unacasa energeticamente efficienteper anno si aggiri intorno al 40%.Esempio lampante di risparmio è ancora il legno: per la produzione di 1 mc di componenti lignei pronti per il montaggio occorrono 8/30 kilowattora(Kwh), per il cemento 150/200 Kwh, per gli elementi in acciaio 500/600 Kwh, per l’alluminio 700/800 Kwh.

Oltre a un superiore isolamento termico, i materiali naturali garantiscono maggiore isolamento acustico e isolamento contro l’umidità.Il risparmio investe anche i tempi di realizzazione: per costruire una casa in muratura occorrono circa due anni, per costruire una casa in bioedilizia, sempre a partire dal rilascio della concessione edilizia, a parità di dimensione (es. 100 mq), occorrono due settimane per arrivare al montaggio fino al tetto e due mesi per finirla internamente chiavi in mano.Per una casa in muratura occorreranno perciò più costi e più ore di lavoro degli operai e per i successivi interventi degli impiantisti.

Le opportunità che ci offre l’architettura sostenibile fanno risparmiare anche noi: gli impianti a pannelli solari e i condotti sotterranei per la ventilazione hanno un costo di mantenimento bassissimo, ci permettono di ridurre del 50% la spesa energetica e abbattono la produzione di CO2.

In linea generale sono queste le caratteristiche e i vantaggi che derivano dalla bioedilizia. Ogni azienda ha poi i proprio metodi e predilige alcuni materiali rispetto ad altri.Certo è che, chi ha intenzione di costruire una nuova casa o ristrutturare la propria dovrebbe tenere in considerazione la sostenibilità ambientale. I governi nazionali e internazionali hanno comunque fissato delle regole, a breve e a lungo termine, che faranno virare necessariamente il settore edilizio verso un’economia green.

Bene, ma chi ha già una casa e non può investire in interventi drastici cosa può fare? Scoprilo leggendo questo articolo!