“È durato da Natale a Santo Stefano”. L’espressione si riferisce normalmente a qualcosa la cui durata è stata inaspettatamente breve.
Se pronunciamo questa frase riferendoci al pranzo di Natale, però, il significato cambia radicalmente. Nel giorno di Santo Stefano i nostri eroici stomaci affaticati si trovano di fronte a una nuova, titanica, sfida: gli avanzi da finire.
Posto che una buona idea per non rimanerci è congelare il cibo in effetto per consumarlo a piccole dosi nelle settimane successive, ci sono alcuni piccoli stratagemmi che possiamo mettere in campo per rendere i pasti un po’ meno faticosi.
Ecco 4 falsi miti sulla digestione e 5 consigli per favorirla davvero. Prego, non c’è di che!
Gli alcolici amentano la secrezione gastrica, ma non è necessariamente un “bene”: quando il nostro stomaco è già pieno e all’opera, un eccesso di acidità gli renderà le cose più difficili e allungherà i tempi di digestione. Va poi detto che l’alcool non è per niente amico delle mucose. Meglio consumarne con parsimonia!
C’è chi beve solo naturale e chi non può rinunciare alle bollicine. Nessun problema, basta non esagerare: bere troppa acqua durante un pasto abbondante renderà la digestione più lunga. È un bene quando cerchiamo di tenere a bada la fame e limitare l’introito calorico, ma se abbiamo già messo in conto di sgarrare è meglio non esagerare con l’acqua durante il pasto o subito dopo. Meglio bere piccoli sorsi tra un boccone e l’altro, masticando con calma. Le bevande gassate, poi, aggiungono ulteriore senso di gonfiore: meglio moderarne il consumo.
Dopo un pasto leggero, il caffè può favorire la digestione stimolando la secrezione gastrica, ma se stai leggendo questo articolo è probabile che il tuo pranzo non sia stato leggero. In questo caso, quindi, il caffè avrà un’azione abbastanza insignificante sulla digestione. È però un ottimo alleato contro la sonnolenza post-prandiale, quindi rimane nostro amico.
Il fumo fa male e lo sappiamo tutti, anche e soprattutto i fumatori stessi. E proprio loro giustificheranno quella sigaretta dopo pranzo con: “così digerisco”. Beh, si sbagliano. Le sostanze contenute nella sigaretta hanno un effetto irritante sul canale digerente e dopo un pasto abbondante non abbiamo bisogno di un eccesso di acidità nello stomaco. E neanche di fumo nei polmoni.
Hai appena constatato che tutto ciò che hai sempre fatto è sbagliato e ti stai tenendola testa tra le mani (probabilmente no, ma è più divertente immaginarti così)? Ecco i nostri consigli per non passare la giornata con un macigno nella pancia!
Banale, sì. Ma senz’altro efficace. Più lavoro per i denti, meno fatica per lo stomaco: se i pezzi che arrivano sono piccoli piccoli, sarà una passeggiata scioglierli nei succhi gastrici (non una bellissima immagine, lo sappiamo). Nel frattempo la saliva provvederà a scindere gli amidi e prepararli all’assorbimento. In più, dedicando più tempo a ogni boccone, il senso di sazietà arriverà prima del bis.
Oh pianta che provieni dall’oriente il cui rizoma è usato come eupeptico
In farmacia, cucina e nei liquori e ovviamente nel Natale
Sapete poi cosa vuol dire eupeptico? Significa che ti fa digerire
Per cui dopo il cenone di Natale diciamoci l’un l’altro “eupepsia”!
Elio e le Storie Tese, nella canzone “Natale allo Zenzero“, ci ricordano le proprietà digestive della radice dal sapore piccantino.
Ma anche liquirizia, tarassaco, carciofo, anice, camomilla e finocchio sono grandi amici della digestione: sfruttiamone le proprietà in una bella tisana calda, da sorseggiare mentre chiacchieriamo o giochiamo a carte con la nostra famiglia. Con tutti i gusti di tisane che ci sono, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Consiglio della casa? La tisana di melissa, zenzero e liquirizia Bio Pam Panorama è perfetta per l’occasione!
Il miglior modo per contrastare la cattiva digestione e alzarsi in piedi: la forza di gravità ti darà una mano. Puoi approfittarne per raccogliere i piatti e sistemare la cucina, così ti togli subito il pensiero. La scusa della digestione potrebbe essere un ottimo stratagemma per convincere tutti i membri della famiglia a contribuire.
Se è possibile farla, una passeggiata a passo tranquillo (tenendo la pancia al caldo) darà un boost alla tua digestione. E aiuta anche a bruciare qualche caloria, che dopo due giorni di abbuffate non è proprio malaccio.
Abbiamo visto che il bicarbonato non serve a granché nella cura della casa. Rimane però un rimedio efficare e indolore per l’acidità di stomaco. Una volta raggiunto lo stomaco, infatti, reagisce con l’acido cloridrico dello stomaco dando come risultato sale (NaCl) e acqua. Voilà!
E per concludere, come dice Elio, non ci resta che dirci l’un l’alto… Eupepsia!