Dopo aver parlato dei benefici di spezie come cannella e curcuma, oggi tocca al cardamomo, derivante – come lo zenzero – da una pianta appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae. I suoi semi sono un ottimo alleato in cucina e della salute di stomaco, intestino e vie respiratorie. Gli Indiani li utilizzavano già nel III millennio a.C. per il loro gusto fresco e pungente, apprezzato tuttora in Svezia e Danimarca dove si realizzano brioches (kardemummabullar) e biscotti (pebernodder) a base di cardamomo.
È una delle spezie più usate nella cucina ayurvedica per via delle sue proprietà antinfiammatorie e decongestionanti. Le vitamine contenute nel cardamomo sono diverse (A, C e del gruppo B), insieme a numerosi sali minerali come manganese, calcio, potassio, zinco, fosforo e ferro. Dalla spezia è possibile ricavare anche un olio essenziale da usare per bagni caldi contro stanchezza e stress, o per suffumigi utili a liberare le vie respiratorie. I semi, invece, possono essere lasciati in infusione in acqua bollente per un decotto che allevi i fastidi allo stomaco e aiuti la corretta digestione.
Il suo odore forte e il gusto leggermente piccante lo rendono adatto a ravvivare piatti unici composti da riso, carne e yogurt, come quelli della tradizione beduina e del nord dell’India (biryani). Inoltre, i semi di cardamomo possono essere aggiunti interi o tritati ad altre spezie per realizzare miscele come baharat, curry o masala.
Vuoi proporre ai tuoi ospiti un piatto dal sapore orientale? Prepara uno spezzatino di pollo e insaporiscilo con semi di cardamomo e una stecca di cannella. Oppure servi loro un originale dolce al cucchiaio come una panna cotta speziata, o una più tradizionale torta a base di carote, arance e cardamomo.
Prova e vedrai!