Oggi parliamo del frutto di un cactus originario del Messico, diffuso anche sul nostro territorio nelle zone più calde della penisola. La polpa dolce e le sue qualità benefiche lo rendono un frutto davvero fichissimo!
L’Opuntia Ficus Indica è una pianta sempreverde di origine messicana. La forma oblunga e peduncolata dei frutti che produce richiama quella delle pere, ma vista la presenza delle spine americani e britannici hanno soprannominato il fico d’India prickly pear (letteralmente “pera spinosa”). Il nome con cui lo conosciamo oggi lo dobbiamo a Cristoforo Colombo che ha portato questi originali fichi dall’America o, più precisamente, dalle “Indie”. Arriva in Europa intorno al 1500, diffondendosi nel Sud dell’Italia – in particolare in Sicilia e in tutto il bacino del Mediterraneo – per via del clima temperato e particolarmente favorevole al suo sviluppo.
Esistono fichi di vari colori, a seconda delle varietà. I frutti giallo-arancioni appartengono alla variante sulfarina, la più diffusa. I fichi rosso porpora sono di varietà cosiddetta sanguigna. E infine i fichi bianchi, della pregiata varietà muscaredda. A seconda del periodo in cui nascono, i fichi avranno anche forma diversa: i primi sono generalmente tondeggianti, mentre quelli più tardivi hanno forma allungata.
Forse non tutti sanno che le parti commestibili della pianta del fico d’India sono in realtà tre. Le pale hanno la consistenza delle taccole e possono essere cucinate come una comune verdura e potranno essere usate per realizzare delle sfiziose cotolette vegetariane. Bisognerà bollirle per circa 10 minuti per eliminare il gel che contengono. Panarle con del pangrattato e friggerle in olio caldo finché non saranno dorate. I fiori invece – come altre erbe selvatiche – possono essere usati per arricchire un’insalata. Infine coi frutti è possibile realizzare confetture, sciroppi, gelati, granite e persino risotti.
Oltre ai tantissimi semi che contiene (circa 300 per ogni frutto), il fico d’India è ricco di fibre, consigliato dunque per regolarizzare il transito intestinale. Contiene una gran quantità di vitamina C, dettaglio che lo rende un ottimo antiossidante e utile per incentivare il rinnovamento cellulare. È anche un frutto particolarmente dissetante perché costituito all’80% da acqua.
Oltre all’acqua, i fichi d’india (nello specifico le pale) contengono un gel naturale, molto simile a quello di aloe per utilizzo e proprietà. Per godere dei benefici di questo gel sarà meglio assumerlo per via interna e sempre con cautela. Le sue proprietà potrebbero infatti impedire l’assorbimento di farmaci. È molto usato come cosmetico per lenire la pelle ustionata o graffiata, eritemi o curare i foruncoli.
Versatile in cucina e ricco di qualità benefiche per tutto l’organismo, il fico d’India è uno dei frutti protagonisti dell’estate: cosa aspetti ad assaggiarlo?