Cambiamo aria

L'aria "viziata" è dannosa per i polmoni e per il sistema immunitario e in questo periodo arieggiare gli ambienti è più importante che mai.

Cambiamo aria

Stiamo passando molto tempo a casa e il freddo di certo non invoglia ad aprire le finestre, tra il costo del ricaldamento da una parte e la paura di ammalarsi dall’altra.

Sicuramente il freddo non è una sensazione piacevole, ma va detto che no, non fa ammalare, anzi, tenere una temperatura più bassa tra le mura domestiche porta maggiori benefici per noi e per l’ambiente.

Il motivo principale per cui dovremmo arieggiare frequentemente gli ambienti, però, è un altro e ha a che fare con l’inquinamento. Siamo tutti abbastanza abituati a sentir parlare di particolato e inquinamento atmosferico, ma ci si concentra ancora poco sulla qualità dell’aria negli ambienti chiusa. La concentrazione di inquinanti dentro casa è ben maggiore di quella all’esterno, anche se viviamo in città.

A provenire da fuori, infatti è solo una piccola percentuale: la parte restante delle sostanze nocive deriva da quello che già si trova nell’abitazione. IlComitato scientificosui rischi ambientali e sanitari della Commissione Europea ha contato ben 900 sostanze volatili tossiche “fatte in casa”.

Alcune sonogenerate dalla combustione, ad esempio dal fumo di sigaretta o da stufe, caminetti e fornelli. Altre provengonodai mobili di arredamento, soprattutto quelli contenenti formaldeide. Anche i prodotti di pulizia liberano sostanze volatili tossiche. Infine ci sono gli allergeni, derivanti dalla presenza di polvere, muffa e animali.

A quali rischi per la salute portano queste sostanze?

Le ricerche parlano soprattutto di malattie respiratorie e cardiovascolari.

La pianta cattura inquinamento

C’è un’altra pianta, creata da alcuni ricercatori delle università di Washington e Seattle, che può essere una vera amica dell’ambiente e il peggior nemico dell’inquinamento in casa.

Gli scienziati hanno sintetizzato un gene, già presente nel fegato di alcuni animali, responsabile della sintesi di una proteina detossificante. Il gene è stato poi immesso in una comunissima pianta, presente nella forma “naturale” già in diversi appartamenti e uffici. Si tratta del Pothos, scientificamente Epipremnum aureum. 

La pianta modificata riuscirebbe a catturare circa il 90% di due sostanze inquinanti spesso presenti negli spazi chiusi: il benzene, derivante dal fumo di candele o sigarette, e il cloroformio, che si diffonde dall’evaporazione dell’acqua.

Per dimostrare l’efficacia della loro scoperta, i ricercatori hanno effettuato un semplice test: la versione “naturale” del Pothos e quella geneticamente modificata sono state poste in due spazi con la stessa concentrazione di benzene e cloroformio. La prima è riuscita a catturarne meno del 10% in una settimana, la seconda circa il 90%.

Un paio di precisazioni: la pianta “funziona” meglio in abbinamento a un ventilatore puntato sulla stessa. Per depurare un intero appartamento, inoltre, ci sarebbe bisogno di circa 10 kg di piante.

Alcuni semplici consigli

Il metodo più efficace per migliorare l’aria di casa è far circolare l’aria all’interno degli spazi chiusi, aprendo le finestre per almeno un’ora al giorno.

Dopodiché bisogna essere consapevoli dei rischi per la salute derivanti dalla formaldeide quando si acquistano i mobili.

Fondamentale, e non solo se in casa ci sono bambini, è evitare di fumare all’interno delle abitazioni.