Come ci è finito un albero con le luci nel vostro soggiorno?
L’adorazione degli alberi era un elemento ricorrente in diverse culture pagane europee. Sono stati i Luterani, nella Germania del XVII secolo, a incorporarlo nella tradizione cristiana.
Quando il tedesco Principe Albert sposò la Regina Vittoria d’Inghilterra nel 1840, portò con sé questa usanza, che venne arricchita dalla famiglia reale inglese con l’impiego di decorazioni, candele e regali. Otto anni dopo, una foto dell’albero addobbato comparve in un giornale di Londra, innescando una moda che presto divampò nel Paese e nel mondo.
L’albero è soltanto uno degli elementi della tradizione natalizia che immerge le proprie radici in remoti tempi precristiani.
Il solstizio d’inverno rappresentava un momento particolare per popolazioni in tutto il globo, dalla Polinesia, all’Africa alle Americhe. Papa Giulio I, nel 340 d.C., ha assorbito questi festeggiamenti all’interno del mondo cristiano fissando la nascita di Gesù il 25 Dicembre. Prima, questa era segnata a seconda delle fonti il 29 Marzo, il 6 Gennaio o a Giugno, l’opzione più quotata dagli storici.
Babbo Natale? Il mito nasce a partire da San Nicola, vescovo di Myra (oggi Demre, in Turchia) negli anni di Papa Giulio I. Si racconta che ritrovò e riportò in vita cinque fanciulli, rapiti e uccisi da un oste, e che per questo era considerato il protettore dei bimbi. A dirla tutta, San Nicola sarebbe anche il patrono di marinai, pescatori, mercanti, prostitute, farmacisti, profumieri, studenti, avvocati, bottai (costruttori di botti) e vittime degli errori giudiziari. Ancora oggi in Germania, Belgio e Paesi bassi è spesso San Nicola a portare i doni il 6 dicembre.