Non si sa bene cosa abbiano a che fare i panificati con torti e angherie; ma il famoso detto “rendere pan per focaccia” – ossia rispondere a un’offesa con un’altra – ci mostra quanto questi due lievitati siano legati tra loro. A tal punto da fondersi in un’originale preparazione: il pan focaccia. Scopriamone l’origine!
Il pane è un elemento essenziale dell’alimentazione dell’uomo. Varieranno gli ingredienti e il metodo di preparazione a seconda del luogo nel quale ci si trova, ma il pane è presente sulle nostre tavole sin dal Paleolitico. La focaccia invece ha origini poco più recenti. Presso gli antichi Romani veniva chiamata libum, un lievitato a base di farina, uova e formaggio che veniva offerta in dono agli dei durante le festività o i sacrifici. Anche nel Rinascimento la focaccia continua a esser vista come un cibo “da ricorrenza”, servito durante i banchetti nuziali ai commensali insieme al vino. Pur essendo originariamente privo di lievito, era un prodotto che manteneva intatti gusto e consistenza per giorni, così che viaggiatori e pescatori potessero mangiarlo anche lontano da casa.
La focaccia è un lievitato particolarmente diffuso e amato in Italia. La regione con la tradizione più antica è la Liguria, grazie alle sue numerose tipologie di focaccia rinomate ormai in tutto il mondo. Già nel ‘500 a Genova la focaccia all’olio veniva consumata in famiglia e in chiesa, in occasione di matrimoni e persino funerali. Si racconta che, preoccupato per il radicarsi di questa mangereccia abitudine, un vescovo del tempo arrivò a proibire il consumo di questo prelibato lievitato durante le funzioni funebri.
Il pan focaccia è un prodotto a metà strada fra il pane e la focaccia, la cui ricetta è frutto di una fusione delle due preparazioni. Il risultato finale sarà fragrante come il pane e soffice come una focaccia, grazie all’olio usato sia nell’impasto che come condimento.
Per prima cosa porre la farina all’interno di una ciotola, creare una fontana e versare il lievito disciolto in acqua, l’olio e il sale. Impastare energicamente con le mani fino a ottenere una massa liscia e compatta. Lasciare lievitare in un luogo caldo per almeno 1 ora, fino a che l’impasto non raddoppierà. A questo punto trasferirlo su una teglia rotonda o rettangolare, e stenderlo con le mani premendo i polpastrelli sulla superficie. Lasciare lievitare altri 30 minuti dopodiché versare sopra un mix di olio, acqua e poco sale. Cuocere in forno caldo a 230° C in modalità ventilata per circa 20 minuti.
Il pan focaccia si mantiene morbido e umido, ideale per essere mangiato tiepido insieme a salumi e formaggi. Si potrà gustare anche a colazione, accompagnandola a una composta di frutta.