Il sudore è composto principalmente da acqua e un misto di sali come sodio, potassio, magnesio e cloro.
È prodotto dalle ghiandole sudoripare, che raccolgono dal sangue dei capillari gli elettroliti e l’acqua da espellere: la composizione del sudore infatti è piuttosto simile a quella del plasma.
La sudorazione è un meccanismo con cui il corpo si raffredda per mantenere la temperatura interna a 37 gradi. Quando siamo accaldati ed espelliamo acqua, in un ambiente secco e ventilato questa evapora, portando con sé il calore. Questo meccanismo purtroppo non è altrettanto efficace in climi umidi, in cui il sudore non riesce ad evaporare.
Ma sudare fa dimagrire? Depura l’organismo?
Vediamo di sfatare qualche mito sul sudore!
Il sudore è composto da acqua e sali minerali, per fortuna. Se sudare facesse dimagrire, il sudore sarebbe oleoso e rimuovere gli aloni dalle camicie sarebbe molto più complicato!
Questa credenza nasce dal fatto che chi fa attività fisica intensa suda abbondantemente, mentre chi esce dalla sauna pesa meno di quando è entrato. Peccato che la variazione di peso data dalla sauna sia dovuta solo alla perdita di acqua e sali minerali, che vanno reintegrati, e il sudore durante l’attività fisica serva solo a raffreddare il corpo.
Ma quindi come vengono eliminati i grassi e gli zuccheri “bruciati” con lo sport? I grassi vengono spezzati in molecole più piccole, da cui viene ricavata l’ATP (praticamente la “moneta di scambio” dell’energia nelle nostre cellule). Da questo processo vengono liberate acqua e anidride carbonica. L’acqua viene eliminata in parte con il sudore e in parte con le urine, ma l’aumento della sudorazione non va a stimolare il consumo di grassi né vice-versa: semplicemente l’acqua entra in circolo e viene espulsa in base ai bisogni del nostro organismo in quel momento. L’anidride carbonica, invece, viene eliminata attraverso la respirazione.
Qualsiasi discorso sul detox menziona le tossine, e molto spesso non si specifica nemmeno cosa siano. Esistono le tossine? Sì, ma non si eliminano sudando, né tantomeno con il succo di carciofo.
“Tossina” è una definizione che in medicina definisce sostanze tossiche per l’organismo: metalli pesanti, botulino, micotossine e alcool sono alcuni esempi.
A seconda della sostanza la quantità necessaria a provocare problemi può variare, come anche i sintomi: il botulismo è difficile da confondere con una sbornia e le due condizioni non vanno trattate allo stesso modo (e in ogni caso NON con il succo di carciofo, lo ripetiamo).
A filtrare il sangue e ripulirlo da sostanze potenzialmente tossiche sono fegato e reni, non le ghiandole sudoripare (salvo problemi di salute). Se un paziente si reca all’ospedale per un’intossicazione da mercurio è molto improbabile che lo chiudano in una sauna (per lo meno si spera).
Il sudore di per sé non puzza: a provocare il cattivo odore sono i batteri presenti sulla nostra pelle, che proliferano grazie all’umidità. Non è solo questione di sporcizia: anche se l’igiene personale è fondamentale, la flora batterica della nostra pelle può non giocare a nostro favore. In aggiunta, quindi, può essere utile scegliere indumenti traspiranti e utilizzare un deodorante.
E il sudore “ormonale”? Quell’odore che ha reso così insopportabile lo spogliatoio della palestra alle medie è dato dall’attività delle ghiandole apocrine: si trovano vicino a quelle sudoripare, ma solo in alcune zone del corpo, e si attivano con la pubertà. Il loro secreto è lattiginoso e viscoso, contiene ormoni e altri composti che vengono facilmente degradati dai batteri sulla pelle. Per fortuna la loro attività è generalmente molto più moderata.