Come liberarsi dalle vesciche

Come liberarsi dalle vesciche

Non è un problema solo per gli atleti, vero? Anche una scarpa nuova, specie se più elegante che comoda, può dare il via al tormento delle vesciche. Come curarle?

Cosa sono

Anche se non particolarmente belle e assai fastidiose, le “vesciche” sono in realtà uno stratagemma che il nostro corpo usa per proteggerci. In che senso?

Quando la nostra pelle, a contatto con determinati materiali, subisce un eccessivo sfregamento che potrebbe danneggiarla, si difende producendo un accumulo di liquidi. Questi si “radunano” in una sacca, la vescica appunto, che ha il compito di proteggere gli strati cutanei più profondi da eventuali batteri e altre sostanze infettive.

Ma se funge da protezione, perché la bolla provoca tanto fastidio?

Perché il liquido che viene a formarsi deriva da una forte pressione delle aree circostanti alla zona di attrito. Ne risulta il comune dolore che avvertiamo, leggero o forte in base alla grandezza della sacca protettiva.

Prevenire

Derivando da uno sfregamento, la prima soluzione per evitare la formazione delle vesciche è ovviamente ridurre al massimo il contatto tra pelle e materiali che inducono tale attrito. In che modo? Prima di tutto acquistare scarpe della misura giusta: non bisogna sentire il piede “compresso”, ma neanche troppo libero all’interno della calzatura.

Tra piede e scarpa è fondamentale indossare i calzini. Anche questi devono avere delle caratteristiche particolari. Prima di tutto il materiale deve essere traspirante, poiché se il piede dovesse rimanere umido la pelle si ammorbidirebbe, facilitando l’attrito. Sono utili sotto questo aspetto le parole di Carlo Gelmetti, direttore di Dermatologia Pediatrica al Policlinico di Milano: “è buona abitudine utilizzare calzini in cotone o altro materiale traspirante e privo di cuciture che possono aumentare l’attrito con la pelle”.

Nella stessa intervista il medico ha poi consigliato un altro metodo di prevenzione: “prima di indossare le calze e le scarpe, infine, può essere un’utile accortezza quella di applicare sulla pelle delle polveri a base di talco (per diminuire gli attriti) oppure a base di ossido di zinco (per assorbire l’umidità)”.

Possono essere utili anche delle creme idratanti, poichéuna pelle troppo secca può favorire l’insorgenza di vesciche ma, per lo stesso principio descritto poco fa, prima di iniziare l’attività fisica è bene verificare che i piedi non siano unti o umidi.

Le donne che indossano il tacco probabilmente conoscono un altro ottimo espediente, valido per ogni tipo di scarpa: indossare le scarpe appena acquistate passeggiandoci in casa per qualche minuto al giorno aiuta il piede ad “abituarsi” alla nuova calzatura.

Lo studio

Il prodotto che previene in maniera più efficace l’insorgenza di vesciche (soprattutto per gli sportivi) è, secondo alcuni ricercatori dell’Università di Stanford, il nastro adesivo chirurgico.

Lo inventò nel 1845 Horace Day, un chirurgo americano, sperimentando un adesivo fatto di gomma arabica, trementina, pepe di Cayenna e diversi altri materiali. Oggi il prodotto è economico e facilmente reperibile, poiché per produrlo si utilizzano sostanze più comuni, quali alcuni tipi di carta, nylon, stoffa e schiume.

Per condurre lo studio, i ricercatori dell’università americana si sono serviti dell’aiuto di 128 ultra maratoneti, in occasione dell’affascinante maratona RacingThePlanet: 250 chilometri di corsa attraversando quattro deserti diversi.

Gli atleti hanno applicato del nastro chirurgico nelle zone del piede dove solitamente, dopo gare o allenamenti, comparivano le vesciche, lasciando l’altro piede “nudo”.

Risultato:a fine gara 98 su 128 non presentavano vesciche sui piedi protetti, mentre 81 su 128 avevano le bolle sui piedi non protetti.

“Curare”

Per quanto riguarda le vesciche di lieve entità è consigliato lasciare che il liquido si riassorba autonomamente: la pelle in quella zona risulterà addirittura rinforzata.

Quando però il dolore è acuto e la bolla ampiamente estesa, esistono alcune cure che accelerano il riassorbimento della vescica. Bisogna rivolgersi a personale medico esperto, poiché solitamente si procede con un’incisione tramite siringhe che “risucchiano” il liquido interno alla sacca.

Può capitare che la vescica scoppi a causa dell’eccessiva pressione. In questi casi bisogna usare agenti disinfettanti immediatamente e bendare la ferita con garze sterili, in modo da evitare infezioni.

I detti popolari spesso ci consegnano in poche parole la linea da seguire. Perciò, ricorda: prevenire è meglio che curare.