Tutti gli agrumi provengono dall’Estremo Oriente ma il pompelmo potrebbe fare eccezione, in quanto le sue origini non sono del tutto chiare: come specie è stata isolata alle Barbados e secondo alcuni veniva coltivato in precedenza in Malesia. Come il limone e l’arancio, si tratta di un antico ibrido: un incrocio naturale tra il pumello (altro agrume) e l’arancio dolce.
Dal gusto amaro e deciso, è un frutto che non mette tutti d’accordo. La sua varietà rosa tuttavia è più dolce e risulta maggiormente alla portata di palati delicati come quelli dei bambini.
I maggiori coltivatori del pompelmo sono gli Stati Uniti, nello specifico lo Stato della Florida; in Italia si coltiva soprattutto in Sicilia: nella Piana di Catania e nella Conca d’Oro.
Il frutto è un’ottima fonte di vitamina C ed è quindi un grande amico del sistema immunitario. Combatte inoltre l’infiammazione e protegge la salute cardiovascolare contrastando l’ossidazione del colesterolo.
Si aggiunge la funzione antiossidante del principio attivo licopene e dei numerosi polifenoli, le qualità delle fibre e della narigerina, un flavonoide che aiuta a riparare il DNA.
L’assunzione del succo di pompelmo promuove migliori livelli nel sangue di glucosio, di insulina e di un tipo di grasso chiamato trigliceride.