La Grande Muraglia Cinese, l’unica opera umana visibile dallo spazio.
Peccato che non sia proprio così! Nell’orbita terrestre, a bassa quota, sono visibili tutte le strutture realizzate dall’uomo: strade, ponti, aeroporti… Dalla Luna, la Grande Muraglia non è nemmeno lontanamente distinguibile.
Si tratta tuttavia di un’opera imponente e impressionante.
Nell’VIII secolo a.C. alcuni stati feudali, per proteggersi dalle razzie dei nomadi del nord e dagli altri stati feudali, eressero diverse muraglie in terra battuta.
Quando l’Imperatore Qin Shi Huang unificò gli stati nel III secolo a.C., si trovò a comandare un territorio protetto a ovest dall’Altopiano del Tibet e a est dall’Oceano Pacifico: la frontiera del nord era ancora vulnerabile agli attacchi dei popoli Mongoli, Uyghur e Xiongnu.
Decise quindi di collegare le varie muraglie costruite in passato dai feudali, espanderle e fortificarle. Per farlo si servì, anche con la forza, di soldati, contadini e criminali: si trattò di centinaia di migliaia di costruttori.
Sotto la dinastia Han la muraglia diventò ancora più grande, toccando i 6000 km, da Dunhuang al Mare di Bohai. Fonti scritte dell’epoca fanno menzione di fosse comuni vicino alle mura dei lavoratori e dentro le mura stesse. Non sono stati trovati resti umani dentro le mura, ma nelle fosse l’analisi delle ossa riferisce che molti lavoratori sono morti per incidenti, fame ed esaurimento.
La muraglia era formidabile, ma non invincibile: sia Genghis che suo figlio Khublai Khan sono riusciti a superarla durante l’invasione mongola del XIII secolo.
Con l’ascesa al potere della dinastia Ming nel 1368 ripartirono i lavori di espansione e fortificazione delle mura. Una media di 7 metri di altezza e sei metri di larghezza, si arrivò agli 8851 km di lunghezza, costellati di torri di vedetta, dalle quali in caso di avvistamento di nemici veniva emanato un segnale di fuoco e di fumo in richiesta di rinforzi. Piccole aperture lungo le mura consentivano agli arcieri di proiettare frecce, mentre cavità più grandi permettevano di lanciare massi o altro.
Nel 1644 i clan Manchu rovesciarono i Ming per stabilire la dinastia Qing, che comprendeva la Mongolia: per la seconda volta, la Cina era governata dallo stesso popolo contro il quale era stata realizzata la muraglia. Le mura avevano perso il loro scopo e senza manutenzione iniziarono a deteriorare.
Alcune parti di muraglia servirono la loro missione primaria quando difesero la Cina dalle invasioni giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale. Oggi il loro scopo è culturale: è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1987.
Originariamente costruito per tenere la gente fuori dalla Cina, oggi è il motivo per quale ogni anno milioni di persone si recano a visitarla. E occasionalmente si scoprono ancora alcuni pezzi di muraglia seppelliti dal tempo.